I l  p i a c e r e  d e l  g u s t o   4

A s s o n a n z e

agognavo i colori non meno dei piaceri che promettevano. Avevo spesso l'occasione di tramutare l'ammirazione in godimento. La mamma pestava delle mandorle tostate in un mortaio, mescolava quella poltiglia granulosa con crema gialla; il rosa dei bonbons digradava in sfumanture squisite: affondavo il mio cucchiaio in un tramonto. Le sere in cui i miei genitori ricevevano, gli specchi del salotto moltiplicavano i fuochi d'un lampadario di cristallo. [...] Io facevo crocchiare tra i denti il guscio di un frutto finto, una palla di luce scoppiava contro il mio palato con un sapore di ratafià o d'ananas: possedevo tutti i colori e tutte le fiamme, le sciarpe di velo, i brillanti, i merletti, possedevo tutta la festa. 

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S. de Beauvoir, Memorie di una ragazza per bene

 

 

 

I m m a g i n i