I l  p i a c e r e  d e l  g u s t o   12

A s s o n a n z e

"I loro colori sono esotici, i loro volti - ma sono troppo pallidi o troppo scuri? -, i loro capelli le marchiano come altre, straniere, diverse in modo indefinibile. Gli abitanti di Lansquenet hanno imparato l'arte di osservare senza incrociare i tuoi occhi. Sento il loro sguardo come un respiro sulla nuca, stranamente privo di ostilità, e tuttavia freddo. Per loro siamo una curiosità, parte del carnevale, una ventata che viene da terre lontane. Sento i loro occhi su di noi mentre mi giro a comprare una galette dal venditore ambulante. La carta è calda e unta, la frittella di grano scuro è croccante agli orli, ma spessa e buona al centro. Ne rompo un pezzetto e lo do ad Anouk, pulendole il burro sciolto sul mento. Il venditore è un uomo rotondo, stempiato, con occhiali spessi, la faccia grondante per il vapore che sale dalla piastra calda. Le fa l'occhiolino. Con l'altro occhio cattura ogni dettaglio, sapendo che più tardi ci saranno domande."
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J. Harris,
Chocolat

 

 

 

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