I l  p i a c e r e  d e l  g u s t o   15

A s s o n a n z e

"Ah, ecco! Accomodatevi", disse Stepàn Arkàdjevic, accennando nella direzione della sala da pranzo. Gli uomini andarono nella sala da pranzo e si avvicinarono alla tavola con l'antipasto, coperto da sei qualità di grappa e di altrettante qualità di formaggi con le palettine d'argento e senza palettine, i caviali, le aringhe, le conserve di varie qualità e i piatti con fettine di pan francese. [...] La minestra di Marie-Luise riuscì benissimo; i pirozki minuscoli, che si liquefacevano in bocca, erano irreprensibili. Due lacchè e Matvjéj in cravatta bianca facevano l'ufficio loro coi cibi e col vino senza farsi notare, piano e con profitto. Il pranzo riuscì bene dal lato materiale; non meno bene riuscì anche dal lato non materiale. La conversazione, ora generale, ora particolare, non taceva e verso la fine del pranzo si animò tanto, che gli uomini si alzarono da tavola senza cessar di parlare, e perfino Aleksjéj Aleksàndrovic s'era animato.

L. Tolstoj, Anna Karenina

 

 

 

I m m a g i n i