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I l p i a c e r e d e i s e n s i 17 |
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A s s o n a n z e |
"Non
un coltello da cucina, naturalmente, né un coltello da malavitoso a
serramanico. Ma neppure un temperino. Diciamo un Opinel nº 6 o qualcosa
di simile. Un coltello che sarebbe potuto appartenere a un nonno ipotetico
e perfetto. Un coltello che lui avrebbe tenuto nella tasca dei pantaloni
di velluto color cioccolato a coste larghe e che avrebbe tirato fuori
all'ora di colazione per infilzare con la punta le fette di salame, per
sbucciare lentamente la mela, con il pugno stretto intorno alla lama. Un
coltello che avrebbe richiuso con un gesto ampio e cerimonioso, dopo il
caffè bevuto in un bicchiere - segnale, per ciascuno, di dover tornare al
lavoro. (...)"
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I m m a g i n i |
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