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I l p i a c e r e d e i s e n s i 21 |
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A s s o n a n z e |
"Quell'ultima mattina accadde che fossero insieme in
cucina, e si
sfiorassero di continuo per prendere oggetti dagli armadi e dai
cassetti, e poi si fermassero al lavandino o al frigorifero l'uno in attesa
dell'altra, ancora un po' vischiosi della materia dei
sogni, e lei fece scorrere l'acqua del rubinetto sui mirtilli che teneva in mano e chiuse gli occhi per inalarne il
profumo. Lui era seduto con il giornale, mescolava il
caffè. Il suo caffè, nella sua
tazza. Il giornale lo dividevamo ma apparteneva, senza bisogno di
precisarlo, a lei. (...) Andò all'armadietto con i mirtilli bagnati in mano, prese la scatola dei cereali e la portò al piano di
lavoro, la scatola essenzialmente bianca e marrone, e in quel momento l'aggeggio del tostapane scattò e lei lo spinse giù di nuovo perché ci volevano due scatti per tostare bene il pane e lui annuì distratto dato che era il suo pane tostato, e il burro era il suo burro, poi accese la radio e cercò le previsioni del tempo." |
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I m m a g i n i |
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