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I l p i a c e r e d e i s e n s i 21 |
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A s s o n a n z e |
"Prese una ciotola dall'armadietto vicino, ci versò dentro i cereali scuotendo la
scatola, poi sparse sopra i mirtilli. Si asciugò la mano strofinandola sui jeans, provando una vaga
sensazione
di
colore
blu
e di sbiadito. (...) Ricordò, i granuli di soia. Attraversò la stanza fino all'armadietto e prese la
scatola, poi tenne fermo lo sportello del frigorifero perché non si chiudesse
automaticamente. Tirò fuori il latte, rendendosi conto di quello che lui aveva detto e lei non aveva sentito circa otto secondi
prima. Tutte le volte che doveva chinarsi a prendere qualcosa nelle parti inferiori e remote del frigorifero lasciava andare un gemito - non proprio tutte le volte - che sembrava il lamento di una vita. Era troppo snella e agile per provare fatica e gemeva solo per far eco a
Rey, identificandosi con lui, Rey, con quel suo modo di gemere così naturale e profondo che la fatica si trasmetteva anche a lei. |
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I m m a g i n i |
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