I l  p i a c e r e  d e i  s e n s i   17

A s s o n a n z e

(...) Ma un coltello per che cosa? Sappiamo che non servirà. Non consiste in questo, il piacere. Un piacere assolutamente egoistico: una bella cosa inutile di legno caldo oppure di madreperla liscia, con un segno cabalistico sulla lama, da veri iniziati: una mano incoronata, un ombrello, un usignolo, l'ape sul manico. Sì, lo snobismo ha sapore se è legato a questo simbolo della vita semplice. All'epoca del fax, è un lusso rustico. Un oggetto a sé, che riempie inutilmente la tasca e che tiriamo fuori di tanto in tanto, non per servircene, ma per toccarlo, guardarlo, per la soddisfazione ingenua di aprirlo e richiuderlo. In questo presente gratuito sonnecchia il passato. Pochi secondi e ci sentiamo al tempo stesso il nonno bucolico con i baffi bianchi e il bambino in riva all'acqua tra l'odore del sambuco. Il tempo di aprire e richiudere la lama e non siamo più di mezza età, ma di due età insieme - questo è il segreto del coltello.
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P. Delerm, La prima sorsata di birra e altri piccoli piaceri della vita

 

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I sensi:
Gusto - Vista - Olfatto
Udito - Tatto

Corrispondenze
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Dannunzio&Klimt

Immaginazione - Tempo - Il piacere dei sensi - Il gusto

 

 

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