Allora un vecchio oste disse: Parlaci del
Mangiare
e del
Bere.
E lui disse:
Vorrei che poteste vivere della fragranza della terra, e che la luce vi nutrisse in libertà come una
pianta. Ma poiché per mangiare uccidete, e rubate al piccolo il latte materno per estinguere la
sete, sia allora il vostro un atto di adorazione. E sia la mensa un altare su cui i puri e gli innocenti della foresta e dei campi vengano sacrificati a ciò che di più puro e innocente vi è
nell'uomo.
Quando uccidete un animale, ditegli nel vostro cuore: "Dallo stesso potere che ti abbatte io pure sarò colpito e
distrutto,
Poiché la legge che ti consegna nelle mie mani consegnerà me in mani più
potenti.
Il tuo sangue e il mio sangue non sono che la linfa che nutre l'albero del
cielo".
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Continua
G. Kalhil Gibran
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