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I l p i a c e r e d e i s e n s i 23 |
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A s s o n a n z e |
"C'era
un odore
strano in quella tipografia, di piombo e mandarini. "Volete davvero
scrivere questa cosa? Proprio così in questo modo?" Proprio così.
Così volevo. Con tutta la mia aria da giovane professore, e i pantaloni
ancora macchiati dal
vino
rosso
che mi avevano offerto sul treno.
"Volete, volete veramente signore?" "Professore, se
permettete." "Vogliate scusarmi, professore. Se leggo con
proprietà debbo comporre le lettere su due righe: "Soffiate sul mio
giardino". E poi sotto: "Esalino i suoi
profumi".
"Esalino" con una "s" soltanto?" Persino il
giornale profumava di mandarino: lasciato là a marcire sul tavolino del
caffè
Tripoli, al sole, proprio sotto l'insegna Martini & Rossi. Se non
fosse stato per il cane che entrava e usciva tutto pareva una fotografia. |
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