I l  p i a c e r e  d e i  s e n s i   15

A s s o n a n z e

"(...)Dopo il caldo, la superficie del corpo si dilata, come se tutti i pori fossero aperti e tutto fosse esposto all'aria, non sigillato e contratto, come quando fa freddo. (...) Poi il senso della luce che riaffonda nel buio sembra spegnere dolcemente con una spugna umida i colori dagli occhi. Le foglie fremono a tratti, quasi percorse dal brivido di una sensazione irresistibile, come un cavallo che increspa la pelle all'improvviso. Ma quest'attimo si compone anche della sensazione che le gambe della sedia stanno sprofondando al centro della terra; che sprofondano pesantemente penetrando nelle zolle del rigoglioso giardino. Poi il cielo perde visibilmente il suo colore, e una stella accende qua e là un punto di luce. E alcuni mutamenti, invisibili di giorno, che giungono in successione uno dietro l'altro, sembrano indicare un ordine preciso. Ci accorgiamo di essere allo stesso tempo spettatori e partecipi passivi di uno spettacolo all'aperto."
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V. Woolf, L'attimo: una sera d'estate

 

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