I l  p i a c e r e  d e i  s e n s i   2

A s s o n a n z e

La carne non ammette limiti nel piacere, e il tempo che serve a procurarle tale piacere è anch'esso senza limiti. Ma il pensiero che ha appreso a ragionare intorno al fine e al limite di ciò ch'è pertinente alla carne, e che ha soppresso il timore dell'eternità, ci rende possibile una vita perfetta, per cui non sentiamo più l'esigenza di un tempo infinito: esso non rifugge dal piacere ne, quando le circostanze ci portano al momento di uscire dalla vita, può dire di andarsene avendo tralasciato qualcosa di ciò che rende questa ottima. EPICURO Massima Capitale 20 

Se ogni
piacere si intensificasse nel suo luogo e nella sua durata, e pervadesse tutto il nostro composto o le parti più importanti del nostro essere, allora i piaceri non differirebbero gli uni dagli altri. (...) Nessun piacere è di per se stesso un male: però i mezzi per procurarsi certi piaceri arrecano molti più tormenti che piaceri.
EPICURO Massima Capitale 8 

 

1.2.3.4.5.6.7.8.9.10 » 

I sensi:
Gusto - Vista - Olfatto
Udito - Tatto

Corrispondenze
-
Dannunzio&Klimt

Immaginazione - Tempo - Il piacere dei sensi - Il gusto

 

 

G. Kilmt >