"un buono scienziato deve avere il senso
dell'ironia". W. Goethe
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Credere fiduciosamente nel
progresso, come i positivisti dell'ottocento, č divenuto ridicolo, ma altrettanto ottuse sono l'idealizzazione nostalgica del passato e la magniloquente enfasi
catastrofica. Le nebbie del futuro che incombe richiedono uno sguardo reso, nella sua inevitabile
miopia, un po' meno miope dall'umiltą e
dall'autoironia.
Quest'ultime mettono in guardia dalla tentazione di abbandonarsi al pathos delle profezie e delle formule
epocali, che fanno presto a diventare comiche, come la famosa frase secondo la quale nel 1989 sarebbe finita la
Storia, frase che gią allora poteva trovar posto solo nello Sciocchezzaio di
Flaubert.
C. Magris
Utopia e disincanto
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