Puzzle Brasiliano
IL CARNEVALE
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Brasiliando
Toquinho - S. Jodice
Vieni a trovarmi giù in Brasile,
Ti preparo un carnevale e una torta di allegria.
Dopo se avrò fame, mi permetti,
Devi farmi due spaghetti pomodoro e fantasia.
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CARNEVALE
Il carnevale in Brasile è una festa nazionale e anche se siamo abituati a conoscere il famoso carnevale di
Rio de Janeiro, in realtà l’intero paese è coinvolto in questa
parentesi, diciamo per semplicità, di 4 giorni interi, in cui la vita normale si ferma per lasciare il posto ad una sorta di stand-buy dove “tutto è permesso” e il paese scoppia di energia
vitale, musica e “frenetica allegria”.
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La nascita del carnevale carioca, come del resto quella della musica e della danza che lo
accompagna, il samba, è strettamente legata alle popolazioni nere
bahiane che abitavano nelle colline povere di “ rio de Janeiro”; un mondo ricco di miseria e forti tradizioni
popolari, dove la musica in qualche modo rappresentava anche una forma di resistenza e “rivalsa” rispetto alle faticose condizioni di vita. In questo contesto queste popolazioni ri-inventano attraverso i propri
ritmi, le proprie “motivazioni” e la propria tradizione il carnevale importato dall’Europa.
Si può dire che oggi, nonostante l’origine comune, esistono sostanziali differenze nella celebrazione del Carnevale nelle diverse zone geografiche del
paese; Bahia, la città più nera del Brasile, così come Recife,
Olinda e il nord-est in generale hanno un carnevale meno allegorico e spettacolare rispetto a quello delle grandi capitali economiche e culturali del paese come
Rio de Janeiro o Sao Paolo, ma per molti aspetti più autentico e
popolare, dai ritmi più marcatamente Africani e legati appunto alle popolazioni
nere.
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A Felicidade
Antonio Carlos Jobim - Vinícius de Moraes
La felicità del povero assomiglia
Alla grande illusione del Carnevale
La gente lavora l'anno intero
Per un momento di fantasia
Per fare un costume
Di re o di pirata o di giardiniera
Poi tutto finisce mercoledì
Tristezza non ha fine
Felicità sì...
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Lindo e triste Brasil
Toquinho
Popolo bello, piange ridendo, canta "na Sapucaí"/
fra enredo e passistas/
si mescolano medico, artista e spazzino/
con quel poco che abbiamo/
comunque sappiamo, soffrendo, cantare e sorridere/
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Il Carnevale carioca oggi, con il suo Sambodromo, è sempre più il carnevale delle “scuole di samba”; è un vero e proprio show
mediatico, una incredibile opera “teatrale” a cui pochi possono
assistere, visti i prezzi dei biglietti e lo spazio "delimitato", se non attraverso la
tv; un evento ricco di folklore, fantasia, colore, sfarzo,
musica, danza, arte, racconti, suggestioni, potenza espressiva, ma sicuramente direi anche “spiritualmente” diverso rispetto alle proprie
origini. |
Il carnevale di Recife, Olinda, Salvador sono invece, ancora
oggi, dei carnevali di “strada”, dove tutti possono
partecipare... e lo fanno, come i baiani, lasciandosi travolgere dal ritmo delle percussioni e dei canti dei
blocos Afros e Afoxè trasportati da decine di camion amplificati per le strade della città
( trio
elettrico) e lo fanno travalicando quei confini di classe e razza ancora oggi troppo spesso “piaga” del
paese; e allora il carnevale acquista, o per meglio dire mantiene
saldo, quel carattere popolare, caotico, “africano”,
colorato, trasgressivo e interclassicamente coinvolgente, massima espressione del suo grande
fascino.
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Se
ela quisesse
Toquinho / Vincius de Moraes
E dimmi ancora tutto quello che mi aspetto già / che il tempo
insiste perché esiste il tempo che verrà / a questo punto
buonanotte all'incertezza / ai problemi, all'amarezza, sento
il carnevale entrare in me /
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A banda
Chico Buarque de Hollanda
La mia gente sofferente / Salutò il dolore / Per vedere la
banda passare / Cantando parole d'amore / (...)
La ragazza triste che viveva in
silenzio sorrise / La rosa triste che viveva chiusa si aprì /
E tutti i bambini si eccitarono, / Per vedere la banda passare /
Cantando parole d'amore / (...)
Ma per il mio disincanto, / Quella dolcezza fini' / Tutto
tornò come prima / Dopo che la banda era passata / Ognuno nel
suo angolo / In ogni angolo un dolore / Dopo che era passata la
banda / Cantando parole d'amore.
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Il carnevale è simbolicamente la festa della “dimenticanza e della libertà”, una forma e un modo in cui, per qualche
giorno, si dimenticano i propri problemi, la propria infelicità, le proprie condizioni di vita attraverso la fantasia, i
sogni, il travestimento, la trasgressione, le sfrenatezze, le
esagerazioni... e la musica.
Forse è tutta un’illusione dicono i due grandi maestri Antonio Carlos Jobim e Vinícius de Moraes nella canzone “ A Felicidade”:
“La felicità del povero somiglia alla grande illusione del Carnevale Si lavora l`anno intero Per un momento di sogno Per fare un costume Di re, o di pirata o di
giardiniere. Poi tutto finisce mercoledi. Tristezza non ha fine.
Felicità, sì...” ...
ma anche se fosse tutta un’illusione, penso che vestire l’ebrezza della “libertà” fuori da qualsiasi regola e schema, indossare una
maschera, cantare, ballare, festeggiare, ridere e invocare l’allegria e l’energia vitale
valga, seppur per qualche “breve attimo” l’orrore di quel disincanto
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Orpheu
da conceiçao
Vinícius de Moraes
"Approfittate, gente, domani non v’è più tempo! Oggi
è l’ultimo giorno! Aprofittate, figli miei, che domani è il
giorno delle Ceneri! Non voglio vedere nessuno triste,
nessuno solo, nessuno che non beva! Allegri, certa è la
morte! Domani è il giorno delle ceneri, oggi è tutto allegria,
è l’ultimo giorno di allegria! In fin dei conti chi comanda
qui? (...) Allegria! Questo è il regno dell’allegria! Domani
è il giorno delle Ceneri! Oggi è l’ultimo giorno! Viva Re Carnevale!
Viva la follia! (...) Misero chi non vuol giocare, e resta il
giorno intero a lavorare o a meditare. Misero chi prende la
vita sul serio, certo finirà in un cimitero a fare il becchino."
IL CARNEVALE BAIANO
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Vem Sambar
Adilson Galvão / Roberto Lopes / Bira Presidente
Con il samba /
Finirò per sfinirmi /
Ah, oggi son così
Non averne a male /
Oggi mi sento felice /
C'è festa là nel mio campo /
Voglio fare il mio carnevale / Vieni, vieni, vieni / Vieni, vieni a ballare il samba
/
A ballare il samba, ragazzina!
Gabriela
Antônio Carlos Jobim
Ma chi son io in questa pazza vita? /
Solo una maschera nel tuo carnevale /
Casa di ombre, vita di monaco /
Quanta cachaça nel mio dolore
Manhã de carnaval
Luís Bonfá / Antônio Maria
Canta il mio cuore
L'allegria ha reso
Cosi' felice il mattino
Di questo amore
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FILM
Orfeu Negro
Regia: Marcel Camus
Una trasposizione del mito di Orfeo ed Euridice nelle
favelas di Rio de Janeiro durante il celebre carnevale.
Tropicália
Caetano Veloso
Io organizzo il movimento
Io oriento il carnevale
Io inauguro il monumento
nell’altopiano centrale del paese
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