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A l l e d e & B o t e r o [1.2.3.4] |
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C o r r i s p o n d e n z e |
"Mi pento delle
diete, dei piatti prelibati rifiutati per vanità, come mi rammarico di tutte le occasioni di fare l'amore che ho lasciato correre per occuparmi di lavoro in sospeso o per virtù puritana. Passeggiando per i giardini della memoria, scopro che i miei ricordi sono associati ai
sensi.
Mia zia Teresa, quella che si trasformò lentamente in angelo e che quando
morì aveva germogli di ali sulle spalle, è legata per sempre all'odore
delle pastiglie alla violetta. Quando quell'incantevole signora faceva
capolino per una visita, con il vestito grigio illuminato con discrezione
da un colletto di pizzo e il capo regale incorniciato dalla neve, noi
bambini le correvamo incontro e lei apriva con gesti rituali la sua
vecchia borsetta, sempre la stessa, estraeva una scatoletta di latta
dipinta e ci dava una caramella color malva." |
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Assonanze:
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