D a n n u n z i o & K l i m t  [1.2.3.4]

 

 

C o r r i s p o n d e n z e

"(...)lo eccitavano al godimento rapido dei piaceri mondani. Quella sera, infatti, il raccoglimento gli era venuto assai tardi, quando cioè rientrando nella sua casa aveva veduto brillare sopra un tavolo il piccolo pettine di tartaruga dimenticato da Elena due giorni innanzi. Allora, in compenso, tutta la notte, aveva sofferto, e con molti artifici del pensiero aveva acuito il suo dolore. Ma il momento si approssimava. L'orologio della Trinità de' Monti suonò le tre e tre quarti. Egli pensò, con una trepidazione profonda: " Fra pochi minuti Elena sarà qui. Quale atto io farò accogliendola? Quali parole io le dirò? " L'ansia in lui era verace e l'amore per quella donna era in lui rinato veracemente; ma la espressione verbale e plastica de' sentimenti in lui era sempre così artificiosa, così lontana dalla semplicità e dalla sincerità, che egli ricorreva per abitudine alla preparazione anche ne' più gravi commovimenti dell'animo. ------------ [Indietro  Avanti >

Il Piacere  G. D'Annunzio 

 


Assonanze:
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Il piacere dei sensi

 

Immaginazione - Tempo - Il piacere dei sensi - Il gusto

 

G. Klimt [1.2.[3]

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