“Il Samba è esattamente nel passo corto, è triplo di corpo, è
“nel fare che vai, ma non vai”, è nel passo largo pieno di “ancheggio”,
è nel ballare delle braccia , è nel girare costante della testa, mostrando
un sorriso contagiante, una combinazione improvvisata di movimenti che nessuno
al mondo riesce a fare uguale ad un brasiliano”
Nei Lopes in "O samba na realidade"
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La Carta del Samba
"Il samba, coreografia e musica, assume forma e
terminologie diverse sul territorio nazionale. Questa varietà dimostra che il
samba, eredità del nero angolese importata in Brasile attraverso la
schiavitù,
è frutto di un processo di adattamento ancora lontano dal suo definitivo
consolidamento. Passando da un gruppo sociale all'altro, di Stato in
Stato, da
fenomeno poco conosciuto, a 'trend', il samba si rafforza. Tale evoluzione
naturale, specchio delle risorse della società brasiliana, va protetta con
intelligenza e serenità, anche in modo incisivo, senza, tuttavia, pregiudicare
la creatività degli artisti. Sotto il profilo strettamente musicale, il samba
è caratterizzato dall'inalterato utilizzo della sincope. Salvaguardare la
peculiarità del samba vuol dire, quindi, esaltarne la sincope.
(...) Un'altro punto fondamentale è rappresentato dalla strumentazione e
dall'orchestrazione. Il ritmo basilare del samba si manifesta ottimamente e
unicamente con gli strumenti a percussione. Giova evidenziare che il samba
ottimizza le sue potenzialità, forza, carattere, statura morale, quando si
nutre delle proprie radici.
(...) A proposito della coreografia, nel samba questa non ha troppe regole fisse.
La sua maggior peculiarità è rappresentata dalle espressioni dei piedi del
sambista, dalla sua destrezza e individualità.
Carta Do Samba" - Dagli atti del Congresso Nazionale del
Samba, Rio de Janeiro, 2 dicembre 1962
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